L'austera Trieste

di Patrizia Cau Benzi

26/12/2019 al 29/12/2019

Caratteristiche


Scopo


Consigliato a


1° giorno 26 dic. Raggiungiamo da Genova ,Trieste in auto . Avevamo optato per un B&B , ma poiché ultimamente prediligiamo le comodità scegliamo un hotel in pieno centro e soprattutto affacciato alla famosa piazza “ Unità d’Italia “ . E’ considerata , una delle più belle piazze del mondo in quanto si affaccia direttamente sul mare ; è addobbata a festa; le luci su tutti i maestosi palazzi che la delimitano ,creano un’atmosfera molto suggestiva . Nell’aria risuonano musiche natalizie .Al centro c’è la fantastica fontana barocca dei quattro continenti. e la colonna con la statua dell ‘ imperatore Carlo VI. Ceniamo sul lungomare in un locale che propone piatti di pesce . 2° giorno Decidiamo di partire seguendo il litorale Istriano .Attraverseremo i confini della Slovenia e della Croazia . Per questo è meglio procurarsi la “ vignette” per il brevissimo tratto di autostrada ,che eventualmente attraverseremo .Dico : eventualmente, perché le segnaletiche stradali sono confusive e devianti. L’idea è di raggiungere Pola . Ho ricordi legati ai racconti di mia mamma ,che insieme alla sua famiglia fu profuga dopo la 2° guerra mondiale . Da Trieste raggiungiamo , seguendo la costa , la baia di Muggia ,con caratteristiche veneziane , ma di origine Carolingia ; attraversiamo Capo D’Istria e raggiungiamo Isola, luogo di pesca ; Pareto, Pirano, il cui borgo più antico è situato sul promontorio; Sicciola , con le sue caratteristiche saline ; attraverso bellissimi sentieri si possono vedere le antiche tecniche di lavorazione del sale e , se si desidera , approfittare di trattamenti benessere a base di acqua ad alta concentrazione salina e di fanghi marini.. Attraversiamo Portrose ,località balneare e centro di numerose Spa e raggiungiamo Pola . A Pola visitiamo l’Arena ,e il tempio di Augusto. L’Arena è il monumento più famoso e più grande della città. Costruito nel I ° sec. dopo Cristo, è’ uno degli anfiteatri romani meglio conservati ; per grandezza è il sesto del mondo. Ci sembra incredibile che in una cittadina così piccola ci sia un anfiteatro così simile al Colosseo e così ben conservato. Il Tempio di Augusto è la costruzione più antica conservata in Croazia e si trova nell’antico foro di Pola, proprio di fronte al porto. Le giornate in inverno sono corte ed occorre organizzare bene le proprie giornate ,se si vogliono visitare siti all’aperto. La piazza al tramonto si colora di rosa , e le gru del porto si illuminano di luci colorate, creando un’atmosfera suggestiva e suscitando la voglia di realizzare foto artistiche .Viene molta nostalgia pensando a quante famiglie italiane abbiano dovuto lasciare questa terra e la vicina Fiume . Rientriamo in serata a Trieste , seguendo velocemente la strada interna e ripassando i confini, in tempo per una splendida cena a base di pesce in un locale caratteristico vicino a piazza Unità d’Italia. 3° giorno .Oggi ci dedichiamo alla scoperta di Trieste .Approfittiamo del pulmino “Hop Tours “ che consente di raggiungere comodamente i siti più interessanti seguendo i propri ritmi , salendo e riprendendolo in orari precisi. Il servizio è ottimo e funzionale .Il biglietto dura 24 h. e si acquista all’ufficio di informazioni turistiche o direttamente sul pulmino.Alla guida c’è personale preparato e cordiale , pronto a rispondere ai nostri quesiti. Visitiamo il castello San Giusto, che si erge sul colle che domina la città e che offre un panorama incredibile. La costruzione, voluta dagli imperatori d’Austria, fu abitato sino al 1750. Ora è trasformato in museo ,con la ricca sala delle armerie, gli ambienti quattrocenteschi con splendidi arredi, sculture e dipinti . La nostra visita continua con la vicina cattedrale di San Giusto ,nata dalla fusione, nel XIV sec. di due basiliche. Ha caratteristiche romaniche ,con uno splendido rosone in facciata e interessanti mosaici all’interno. Accanto alla chiesa c’è il civico museo di antichità Winckelmann. Visitarlo è stata una sorpresa incredibile : è dedicato all’archeologia locale del periodo preistorico e romano, con arricchimento di collezioni egizie, cipriote, greche , etrusche e ceramiche Maya del El Salvador. Ci si arriva attraversando l’Orto Lapidario ricco di rilievi e iscrizioni a carattere sacro ,funerario e onorario. Dall’area del castello, sempre utilizzando il pulmino, ci trasferiamo allo storico caffè San Marco per una sosta .Trieste è considerata la capitale del caffè, da più di 200 anni lo lavora e lo produce. Dal ‘700, come porto franco, ha ricevuto i famosi chicchi dalle piantagioni di tutto il mondo per fornire le famose caffetterie dell’impero Austro-Ungarico . Il caffè San Marco è uno dei più antichi ,risale al 1914 .Restaurato ,senza perdere il suo fascino liberty ,era ritrovo di giovani studenti e intellettuali, ma non solo: il caffè, infatti, ospitava giovani irredentisti. Un’area del caffè è ora dedicata ad una vasta libreria, Fra gli intellettuali e gli artisti che hanno frequentato questo storico locale, non si possono dimenticare Italo Svevo, Umberto Saba , James Joyce . Noi ne approfittiamo per gustare il caffè ,presentato in addirittura nove tipologie , e i dolci della tradizione : il presnitz ,girandola di pasta sfoglia con noci, mandorle, pinoli, uva sultanina e la Putizza,con liquore. Riprendiamo dopo circa un’ora il pulmino per raggiungere e visitare il bellissimo castello di Miramare . E’ una splendida dimora a strapiombo sul promontorio. Il castello e il parco sorsero per volontà di Massimiliano d’Asburgo, fratello dell’imperatore Francesco Giuseppe. Li visse per pochi anni con la moglie Carlotta del Belgio. L’interno del castello, perfettamente conservato ,è ricco di mobili d’epoca di preziosa fattura. Il parco ,che circonda il castello è un incontro fra orto botanico, giardino all’italiana e all’inglese . Nel tardo pomeriggio, rientrando in città, riusciamo a vedere il canal grande , che nel ‘ 700 offriva porto sicuro ai velieri d’epoca e piazza Ponterosso , la più antica piazza del borgo . Sul ponte c’è la statua in bronzo di Joyce e non resisto a farmi fotografare a braccetto di questo famoso scrittore , che proprio a Trieste ,impostò la sua opera più celebre “ L’Ulisse “. Durante il suo soggiorno in Trieste cambiò casa diverse volte ed è facile rintracciarle .Prima di sera visitiamo la splendida mostra di Escher , allestita nel Salone degli Incanti, ex pescheria. Ritorniamo a cenare nel ristorante della sera precedente in quanto il menù di pesce era ricco e curato . Una giornata supplementare ci avrebbe consentito di visitare anche il ghetto ebraico e alcuni musei. Ma nulla ci impedirà di ritornare in questa splendida città. 4° giorno 29 dic. Rientro a casa .Facciamo una breve deviazione a Tripliciano e ci dirigiamo verso il castello di Duino, seguendo tutta la costa e ammirando scorci fantastici sul golfo di Trieste. Il Castello ,di proprietà dei Principi Torre e Tasso , sorge sulle rovine di un antico avamposto Romano a strapiombo. All’interno si possono ammirare preziosi arredi, antichi documenti e una splendida collezione di violini. Nel corso degli anni ha avuto ospiti illustri, come Elisabetta d’Austria, detta Sissi, Johann Strauss, Gabriele D’Annunzio, per citarne, solo alcuni. All’ esterno è visitabile anche il Bunker, costruito nel 1943 dalla Kriegsmarine tedesca. Da una terrazza del Castello , sono visibili le rovine del castel Vecchio,datato 1139, sulla rocca di Duino. All’interno del castello è stata allestita la mostra temporanea del Dinosauro “Bruno”, esemplare completo al 75% rinvenuto negli anni ’90 .Trattasi dei resti, perfettamente conservati , di un adrosauride, dinosauro “a becco d’anatra “, erbivoro terrestre, vissuto 70 milioni di anni fa. E’ nostra abitudine approfittare di ogni parte del viaggio , anche sul rientro e deviamo verso Fossalon e Grado . Le strade in mezzo alle paludi si susseguono e offrono panorami splendidi. Improvvisamente vediamo gruppi di persone con i binocoli perché la zona è luogo di nidificazione di vari uccelli. Ci fermiamo anche noi e riusciamo a vedere un grande colonia di fenicotteri in mezzo alla laguna .Le foto si sprecano. Grado è oggi un centro balneare ,ma ha origini romane e veneziane. Passeggiamo fra le calli e i campielli per raggiungere la basilica di S. Eufemia del V° sec. All’interno ammiriamo uno splendido mosaico pavimentale del VI° sec. e un ambone su colonne romane con i simboli degli evangelisti. E’ un’architettura unica nel suo genere per struttura e colori. Partiamo in direzione di Aquileia per visitarne il complesso paleocristiano. La Basilica di Santa Maria Assunta è uno dei più grandiosi monumenti del periodo romanico.; il primo nucleo risale addirittura al 313 d.c.ad opera del vescovo Teodoro, quando finalmente dopo l’Editto di Milano si poneva termine alle persecuzioni religiose . L’interno affascina per la bellezza del pavimento con mosaico policromo del IV sec. Perfettamente conservato ,è protetto la una lastra di vetro ed è visibile tramite passerelle . Scoperto ai primi del ‘900. è la più importante e grande testimonianza di mosaico paleocristiano dell’occidente (760 mq.) Una guida cartacea ,consegnata con il biglietto d’ingresso, consente di riconoscere tutte le scene musive . All’estremità della navata di sinistra c’è l’ingresso della “ cripta degli scavi “, zona archeologica sotterranea .Sono visibili i resti della Basilica paleocristiana del IV sec. ,resti di case romane e mosaici pavimentali : una gioia per gli occhi. Il battistero ,datato alla fine del IV secolo, di fronte alla Basilica , è esternamente quadrato , ma aveva all’interno forma ottagonale, con nicchie semicircolari ; una porta si apriva a est verso la basilica. Il fonte battesimale attuale è di forma esagonale, con gradini che immettono nel bacino per l’immersione . A sinistra della facciata della Basilica c’è un possente campanile del sec.XI. maestoso e solenne. Ormai calano le luci del giorno per cui decidiamo di imboccare l’autostrada per il rientro a casa .Raggiungeremo la nostra casa in campagna in tarda serata e li attenderemo la fine dell’anno . Trieste ci attenderà per una prossima vacanza .

Storia , arte, archeologia
Patrizia Cau Benzi lo ha valutato