Santa Teresa e le bellezze della Gallura

di Chiara Minigutti

05/06/2019 al 08/06/2019

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Nel cuore della Gallura troviamo una piccola città marinara dalla tradizione antica, come dimostra la Torre Spagnola che la protegge ancora oggi da ormai improbabili incursioni via mare. Santa Teresa è un borgo vivace e colorato che vive di turismo: pensate che i 5.000 residenti accolgono ogni anno più 60.000 turisti! E chi non vorrebbe passare qualche giorno a Santa Teresa per esplorare la bellissima Gallura?

Scoprire Santa Teresa

Come dicevo, Santa Teresa è una piccola città. Il centro è costituito da una piazza e poche stradine pedonali e ordinate, su cui si affacciano casette basse e colorate, che per qualche motivo mi hanno ricordato i paesini della Costa Brava. La maggiore attrazione storica di questo borgo è la Torre Spagnola, o Torre di Longosardo, risalente al XVI secolo.

A pochi passi dalla Torre, si estende una delle spiagge semi-urbane più belle che io abbia mai visto: la spiaggia di Rena Bianca! Come dice il nome, si tratta di un’estensione di sabbia bianca e fine, bagnata da un mare cristallino: effetto piscina assicurato! La spiaggia è libera e dotata di bagni e docce (i bagni sono a pagamento), ma è presente anche un classico stabilimento con ombrelloni e sdraio.

Centro di Santa Teresa, Torre e spiaggia sono tutte collegate da una (brevissima) passeggiata lungomare dalla quale si apprezza la bellezza della costa gallurese ed i colori cangianti del mare. Appena arrivati ci siamo subito fatti un giro qui, finendo per passare tutto il pomeriggio a rilassarci sulla meravigliosa spiaggia di Rena Bianca.

Alloggiare a Santa Teresa

A parte un paio di hotel piuttosto piccoli, chi decide di alloggiare a Santa Teresa ha fondamentalmente due opzioni: appartamento e Bed & Breakfast. Per il nostro gruppo abbiamo scelto un B&B a circa 1 km dalla spiaggia e 500 metri dal centro. L’abbiamo occupato tutto, riempiendo le tre camere a disposizione!

Ovviamente ognuno è libero di valutare i pro e i contro di una sistemazione a Santa Teresa, ma per un soggiorno breve consiglio caldamente il B&B: le colazioni servite tutte le mattine erano strepitose (torte fatte in casa, frittata appena fatta, formaggi, salumi, yogurt fatto in casa, macedonia di frutta fresca…) e spesso ai clienti viene concesso l'uso di un cucinino così da non dover sempre mangiare al ristorante.

Un consiglio: se desiderate alloggiare in pieno centro, assicuratevi che ci sia un parcheggio privato. Dov’eravamo noi i parcheggi erano tutti gratis, ma in centro, invece, bisogna pagare.

E fuori dalla zona urbana? Trovate delle bellissime spiagge sabbiose come La Liccia, sulla quale abbiamo passato uno splendido pomeriggio di svago, ma non solo! Ne parleremo nei prossimi post!

Mangiare a Santa Teresa

La Gallura ha una tradizione culinaria tutta da scoprire. Si possono gustare specialità tipicamente sarde come il porceddu (maialino al forno) o le seadas (una frittella ripiena di formaggio e accompagnata con miele), ma anche specialità legate a questa regione del nord, come la zuppa gallurese (che poi è pane imbevuto nel brodo e passato al forno col formaggio) e gli gnocchetti di Gallura, o chiusoni. E poi pesce pescato fresco tutti i giorni! Insomma, chi ama la buona cucina ha l’imbarazzo della scelta.

Il centro di Santa Teresa è pieno di locali dove pranzare e cenare. Però, a detta dei nostri padroni di casa, non tutti i locali meritano. Alcuni sono tipiche "trappole per turisti", con prezzi alti e qualità scadente. Fate quindi molta attenzione e, se potete, non andate mai a caso!

Un'esperienza che raccomando è la visita ad uno degli agriturismi delle campagne della Gallura, dove degustare i menù tipici (soprattutto quello di “terra”). Quello che abbiamo mangiato noi era abbondantissimo (troppo, in effetti) e veramente buono. Ci hanno portato tutte le specialità del posto, innaffiate con un buon vino e mirto ghiacciato per finire in bellezza. Sono un po’ carucci (tipo 45 euro a persona), ma ci si può saziare tranquillamente facendo a metà con un’altra persona.

Antiche civiltà nuragiche in Gallura: Lu Brandali

A pochi minuti di macchina dal centro di Santa Teresa, sulla strada per Capo Testa, troviamo uno degli insediamenti nuragici più interessanti dell’isola. Perché visitare un insediamento nuragico? Per scoprire una storia antica e affascinante, quasi persa nelle nebbie del tempo.

Per soli 5 euro una guida molto informata vi accompagnerà per circa un’oretta alla scoperta delle rovine di un villaggio nuragico, con il suo tempio e la sua torre di guardia. Il sito archeologico sarebbe ancora più grande di quello che oggi è possibile visitare, ma mancano purtroppo i fondi per scavare le altre aree.

Non è rimasto moltissimo: intatta c’è solo la base dei muri delle case del villaggio e del tempio. Direte: “Certo, dopo migliaia di anni...” invece sembra proprio che le costruzioni avessero retto bene fino alla fine del XIX secolo, quando, con l’annessione al Regno di Sardegna ed i conseguenti progetti di sviluppo, i locali hanno cominciato a portarsi via le pietre per la costruzione, soprattutto, delle ferrovie. Peccato…

Ma gli archeologi sono stati comunque in grado di scoprire moltissimo sulle civiltà nuragiche, sulla loro economia, sull’organizzazione sociale, sulla loro dieta e sulla loro fede, principalmente basata sul culto della Madre Terra e del Toro, animale sacro simbolo di forza e virilità. Curiosi? Fatevi un giro a Lu Brandali.


Gallura, mare, Mediterraneo
Chiara Minigutti lo ha valutato