Provenza

di Giulio Dispenza

09/06/2018 al 16/06/2018

Caratteristiche


Scopo


Consigliato a


Senza dubbio la Porvenza è una delle regioni più affascinanti della Francia.  E’ vero: è difficile far emergere la zona more beautiful in una nazione così polivalente come quella transalpina. Tuttavia il Dipartimento della Provenza-Alpi-Costa Azzurra a mio avviso ha qualcosa di magico. Sarà per quel misto tra mari e monti che a noi liguri ci fa sentire vicini a casa. Sarà per le sue fantastiche croisette in riva al mare o per le acque cristalline dei suoi laghi. Sarà forse la sensazione di trovarsi negli stessi luoghi dove venne ambientato parte del romanzo  Les Misérables di Victor Hugo o dove Van Gogh compose la maggior parte dei suoi dipinti. Ma la Provenza con i suoi paesini in pietra coloro granito che si scaldano sotto il sole di giugno al profumo della lavanda, la rende, secondo me, una delle regioni assolutamente da non perdere della Francia.

DAY 1 - MENTONE

La prima sosta è stata quella di Mentone. Cittadina al confine con l’Italia (solo 8 km da Ventimiglia), Menton è un paesino di mare caratteristico della Provenza: un mix accattivante che raccoglie qualche tocco di glamour in stile Cannes e Saint Tropez senza perdere la sue caratteristica d’antico borgo francese. La sera passeggiare tra i ristoranti e le bancarelle di Rue Sain Michel prima di fare un salto al classico Casino ha reso il nostro soggiorni molto piacevole.

DAY 2 - CANNES

Il giorno dopo siamo partiti alla volta di Cannes. Insieme a Saint Teopez formano un duetto perfetto per buttarsi all’interno della vita più chic della Costa Azzurra. Cannes, oltre a essere affascinate per la sua favolosa croisette in riva al mare, è diventata nota a livello mondiale soprattutto per il famoso festival del cinema che, insieme a Venezia e Berlino, forma uno degli eventi cinematografici più importanti al mondo. Tutto questo l’ha resa una delle città più famose e visitate della Francia.

DAY 3 - GOLE DEL VERDON

Dopo aver passato due notti sulle splendide coste del Sud abbiamo cambiato direzione arrampicandoci a nord nell’entroterra della Provenza. Dopo un lungo e tortuoso viaggio, con strette strade che si snodano lungo le montagne sempre più alte, ci siamo trovati di fronte uno spettacolo mozzafiato. Il Lago di Sainte-Croix è un bacino artificiale creato nel 1973 per far fronte alla copiosa richiesta di acqua da parte della popolazione e dei campi di irrigazione della Provenza Occidentale. La creazione di questo lago ha dato vita alle affascinanti Gole del Verdon. Dopo aver pernottamento nel paesino di Moustiers-Sainte-Marie, ci siamo recati sulle sponde del lago per affittare il pedalò e iniziare la nostra escursione nelle profonde Gole del Lago. Le acque verdi cristalline, e le rocce a picco creano uno mix di colori e paesaggi, a mio avviso, tra i più belli d’Europa.

DAY 4 - NIMES

Finite le nostre escursione di carattere naturalistico ci siamo rimessi in macchina in direzione ovest verso la città di Nîmes. Cittadina di 150 mila abitanti, Nimes, insieme ad Avignone formano i due più importanti centri culturali della regione. Città fondata dall’Impero Romano fu per moltissimi secoli il centro urbano più importante della Gallia.  Il suo bellissimo Anfiteatro, la Maison Carrée e il Ponte del Gard le hanno infatti attribuito l’appellativo di Roma francese. Nimes oggi è una fiorente cittadina, zeppa di turisti, ristoranti, locali e hotel, perfetta per passarci un paio di giorni in tranquillità

DAY 5 - AVIGNONE

Poco dopo ci siamo rimessi in macchina alla volta di Avignone. A soli quaranta minuti di macchina da Nimes, Avignon è la seconda città più popolosa dell’entroterra francese nota soprattutto per essere stata un’antica città papale. Fu proprio qui che papa Giovanni XXII nel 1316 decise di farne la propria sede. Il monumento simbolo della città è infatti il Palazzo dei Papi, maestosa costruzione medioevale che ancora oggi attrae migliaia di turisti da tutto il mondo. Quello che vi consiglio e di rilassarvi al fresco in uno dei tavolini con la vista sulla piazza adiacente al palazzo.

DAY 6 - MONT VENTOUX

Il Mont Ventoux è il gigante della Provenza. Con i suoi 1912 metri sopra il livello del mare sovrasta tutta la regione potendo godere di una vista che, nelle giornate limpide, arriva fino al mare. Ma andiamo con ordine. Per due notti abbiamo deciso di alloggiare nel paesino di Malaucene, piccolo borgo ai piedi della montagna. La mattina seguente dopo un’abbondante colazione abbiamo fatto un tour di tutti i paesini adiacenti. I più caratteristici sono Montbrun-les-Bains e Sault dove è possibile ammirare nei mesi primaverili le immense caratteristiche distese di lavanda.  Prima di arrivare all’inizio della salita per la montagna abbiamo percorso la tortuosa ma bellissima strada delle Les Gorges de la Nesque dove abbiamo fatto l’incontro di quale innocuo cinghiale. Arrivati nei pressi del centro abitato di Bèdoin abbiamo preso l’imbocco della salita. I primi nove chilometri sono tutti interamente al coperto sotto l’ombra del bosco della montagna. Arrivati a quota di circa mille duecento metri si  è iniziato ad aprirsi davanti ai nostri occhi un paesaggio a metà tra fiabesco e lunare. Usciti dal bosco è possibile vedere la cima della salita con il suo caratteristico edificio (stazione metereologica). Arrivati in cima la vista e l’aria pulita di montagna (per quelli che hanno fatto la salita in bici come noi) ripaga certamente tutta fatica fatta.

DAY 7 - BARCELONETTE

Dopo due notti trascorse sui pendii del Mont Ventorux ci siamo rimessi in viaggio verso le alpi. Dopo 130 km siamo arrivati nel paesino di montagna Barcelonette. Cittadino di poco meno di 3 mila abitanti, Barcelonette è una rinomata località sciistica invernale nonché luogo molto frequentato dai tursisti anche durante la stagione estiva. Oltre alle numerose piste da sci del comprensorio Pra Loup, la città si trova nei pressi del Parc National du Mercantour uno dei pià antichi e meglio custoditi della nazione. Quello che vi consigliamo è di recarvi in bici o con la macchina nella sommità della Cima della Bonette (2802 metri sul livello del mare) nota soprattutto per essere la terza strada asfaltata (dopo il Pico del Veleta in Spagna e la Cima Ötztaler in Austria) più alta d’Europa.


#cibo #natura #parchi #sport
Giulio Dispenza lo ha valutato