Riga

di Giulio Dispenza

01/09/2014 al 20/05/2015

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Consigliato a


Se stavate cercando un paese caldo, soleggiato, dove in qualsiasi stagione si può andare al mare, allora ve lo dico subito, fermatevi qui e non leggete questo articolo. Se invece siete persone curiose, desiderose di viaggiare e scoprire culture differenti dalla nostra, allora vi do un consiglio, continuate a leggere. In questo piccolo articolo voglio condividere con voi la mia esperienza di studio all’estero. Il paese, dove ho deciso di trascorrere nove mesi della mia vita, è la Lettonia.

La Repubblica della Lettonia, con poco più di due milioni di abitanti, è un paese non molto conosciuto nella cultura popolare italiana. Il suo territorio, grande quasi come tutto il nord Italia, si trova alla stessa latitudine della Scozia e questo la dice lunga sulle rigide temperature del luogo. La mia piccola avventura è iniziata il 1° settembre del 2014, quando, con volo low cost Ryanair, sono atterrato all’aeroporto internazionale di Riga. La capitale della Lettonia (Riga appunto) è il più grande centro culturale, universitario e commerciale di tutti e tre i paesi baltici. Capitale della cultura europea nel 2014, con i suoi 700 mila abitanti, negli ultimi anni è diventata una città sempre più moderna, giovanile e cosmopolita. Quando vi troverete a fare un giro per il centro storico infatti resterete facilmente sorpresi dalla quantità di foreign people che affollano la movida notturna della capitale. Orientarsi nella città è tutt’altro che difficile: essendo una metropoli relativamente grande, il centro storico, tuttavia, è molto piccolo. A delimitare la Old Town dalla New Town è il canale d’acqua, percorribile anche in battello, utilizzato un tempo come fossato per difendere la città dagli attacchi dei nemici. Oggi invece, grazie a un programma di risistemazione urbana, quello che era un fossato, è diventata una bellissima oasi verde incastonata nel cuore del centro cittadino. Nella Città Vecchia, quindi, è possibile trovare qualsiasi cosa vogliate. Dagli ostelli più economici fino agli hotel di lusso più rinomati; ma anche ristoranti, pub, supermercati, chiese, monumenti e musei. Se siete amanti della cucina e soprattutto curiosi di provare nuove ricette allora vi consiglio di pranzare al Lido, famosa catena di ristorazione lettone; non ne resterete assolutamente delusi. Locale spartano, semplice, pulito e con un servizio self service, ma con un rapporto qualità prezzo a dir poco eccellente. Dopo aver visitato il campanile della Cattedrale di San Pietro e passeggiato nel lungofiume Daugava, per l’ora di aperitivo recatevi senza dubbio al Radisson Hotel. Se stavate cercando un buon point of view per scattarvi un selfie allora questo è il posto giusto. Una volta entrati nella hall dell’albergo prendete l’ascensore per lo skybar situato al ventiseiesimo piano. Vi assicuro che sorseggiare una birra ammirando il tramonto sulla città è qualcosa che difficilmente riuscirete a dimenticare. Infine per l’ora di cena, per inserirvi definitivamente nel tessuto sociale della città, recatevi in uno dei locali più tipici, e più affollati del centro: ALA Bar. Situato in Peldu iela (nel pieno della città vecchia) il locale è uno dei più belli, famosi e caratteristici di tutta la Lettonia, con musical dal vivo, ottimo cibo e una clientela molto giovanile.

Nei miei tre trimestri di permanenza nella città ho avuto la fortuna di vivere tutte e quattro le stagioni, e posso confermarvi che la più bella e affascinante è l’autunno. In primo luogo per le tipiche alternanze cromatiche della stagione, che rendono la città di una bellezza mozzafiato, e in secondo perché il 18 novembre è festa nazionale, rendendo più affascinante e caratteristica la vostra permanenza nella città. Riga, come già detto, non offre solamente divertimento o relax. Grazie all’entrata nell’Unione Europea, e ai massicci investimenti da parte del governo nel settore del turismo e soprattutto nell’istruzione, la capitale è diventata un’ambita meta universitaria dei giovani studenti erasmus come il sottoscritto. Numerosissimi sono i poli universitari della capitale come la Latvijas Universitāte fondata nel 1919 o la Rīga Stradiņš Universitāte, famosa soprattutto per gli avanzati corsi di medicina. Strutture all’avanguardia come la Biblioteca Nazionale della Lettonia (dove si sono svolti importanti meeting internazionali) hanno creato una vera e propria vetrina sul mondo per una città che, fino a pochi anni fa, era ancora incatenata al grigio ricordo dell’occupazione sovietica. Finita la seconda guerra mondiale infatti la Lettonia, insieme all’Estonia e Lituania, fu ri-occupata dai russi e divenne una paese satellite dell’URSS. Una repressione, durata più di quarant’anni, che ancora oggi i lettoni non vogliono dimenticare per rispetto delle numerosissime vittime delle deportazioni, decidendo così di istituire il museo dell’Occupazione, che vi consiglio vivamente di visitare. Una volta Caduto il muro di Berlino, nel 1989, la Lettonia fuggì letteralmente dal mondo comunista, abbracciando le nuove politiche della comunità europea e divenendo in poco tempo uno dei baluardi dell’occidente nell’Europa dell’est. Nel 1999 infatti vennero aperti i negoziati di adesione per l’entrata nell’Unione, conclusi nel 2003 quando venne firmato il definitivo trattato. Dieci anni più tardi, il 1° gennaio 2014, invece la Lettonia entra ufficialmente nella zona euro divenendo così il primo paese baltico ad adottare la moneta unica. Ma la Lettonia non è solamente Riga.

La particolarità geografica di questa nazione è soprattutto una: le montagne, o meglio, le non montagne. La Lettonia infatti, salvo alcuni sporadici rilievi, è interamente piatta e coperta da foreste. La monotonia geografica della paese, può sembrare di primo impatto un punto a sfavore per il turismo del paese; ma in realtà, soprattutto per noi italiani, visitare ed esplorare paesaggi totalmente differenti dai nostri attribuisce al posto quel pizzico di novità e curiosità necessario per quando ci troviamo all’estero. Detto questo non perdetevi di visitare la cittadina sul mare di Jūrmala, raggiungibile con venti minuti di treno dalla capitale, per fare lunghe passeggiate, possibilmente in primavera o estate, nei suoi chilometrici litorali. Oppure recarvi al parco nazionale del Gauja, istituito nel 1973, e divenuto oggi uno dei gioielli naturalistici della nazione.


#erasmus
Giulio Dispenza lo ha valutato