La Maddalena: spiagge da sogno
di Chiara Minigutti
06/06/2019 al 06/06/2019Partendo da Santa Teresa, in giornata, è possibile scoprire un arcipelago così bello da non sembrare vero: l’arcipelago di La Maddalena. Immaginate calette di sabbia bianca (o rosa!) bagnate da acque cristalline ed incorniciate da scogli arrotondati e levigati dal vento. E tutt’intorno una profumata e folta macchia mediterranea. Ve lo siete immaginato? Vi assicuro che dal vivo è ancora più bello.
Visitare La Maddalena
La Maddalena è costituita da due isole abitabili e carrabili (La Maddalena e Caprera) ed altre isolette minori tra cui Budelli, Santa Maria e Spargi, per un totale di circa 60 isole e isolotti. L’arcipelago fa parte di un’ampia area protetta che prende il nome di Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, un parco geo-marino che conserva una ricca biodiversità
Se ne venite dalla Sardegna, come noi, avete due opzioni per visitare l’arcipelago: la barca o la soluzione traghetto-macchina.
La Maddalena in barca
Le escursioni in barca durano solitamente tutto il giorno. Ci sono barche che trasportano tra i 50 e gli 80 passeggeri, mentre altre ne trasportano circa una ventina. Ovviamente, se desiderate godervi le isole in tranquillità, vi conviene optare per le barche più piccole, o addirittura per il tour privato. I tour per La Maddalena partono praticamente da tutti i porti della Gallura e della Costa Smeralda.
Con il tour in barca si visitano le calette più inaccessibili dell’arcipelago, come Cala Soraya (Isola Spargi) o la super tutelata Spiaggia Rosa di Budelli. Su quest’ultima è impossibile sbarcare perché è un’area a protezione integrale del parco.
La Maddalena in traghetto
Esiste poi un’altra opzione, quella per cui abbiamo optato noi. Siamo andati fino a Palau, dove abbiamo preso il traghetto per il porto di La Maddalena, imbarcando anche la macchina. I traghetti partono ogni 20-30 minuti più o meno. Una volta giunti a destinazione, avrete a vostra disposizione tutte le bellissima spiagge di La Maddalena e anche quelle di Caprera. Quest’ultima è unita all’isola maggiore da un ponte piccolo, ma carrabile che abbiamo percorso per giungere alla nostra meta: Cala Coticcio.
Arrivare a Cala Coticcio
Cala Coticcio è un paradiso di sabbia bianca e acque cristalline, ma per raggiungerla via terra dovrete “sbattervi” un po’. Per prima cosa è necessario lasciare la macchina vicino al sentiero di accesso, nei pressi del Memorial a Garibaldi. Poi comincia l’avventura: si imbocca un sentiero escursionistico tutto in discesa (che poi ovviamente sarà salita) piuttosto scosceso e pietroso.
Lasciate perdere materassini e palloni: meglio avere le mani libere e delle scarpe con buona tenuta! La “passeggiata” dura circa 40 minuti e ci sono dei pezzi dove bisogna letteralmente calarsi giù lungo le rocce del sentiero. Ma non temete: alla fine ci riescono bambini, persone più anziane ed anche genitori con neonati sulle spalle (li abbiamo visti). Volete arrendervi proprio voi?
La spiaggia di Cala Coticcio
Cala Coticcio è una spiaggia immersa nella natura e totalmente priva di servizi. È costituita in realtà da due spiaggette, unite da un breve sentierino roccioso e a tratti scosceso. Cala Coticcio, detta anche Tahiti, è famosa per essere così affollata che uno non sa neanche dove mettere l’asciugamano (pensate un po’… nonostante la scarpinata!). Eppure, a metà giugno, noi l’abbiamo trovata frequentata, ma decisamente poco affollata.
L’acqua sembra quella di una piscina e la sabbia è candida, ma non fine fine, perché costituita anche da minuscole conchigliette. Abbiamo passato delle ore magnifiche sdraiati al sole o all’ombra degli arbusti di macchia mediterranea. La spiaggia è piccola e non si presta a grandi partite a pallone, ma se avete una maschera portatevela perché appena vi immergerete vedrete che sotto la superficie c’è tutto un mondo da scoprire: occhiate, sogliole (e tanti altri pesci di cui non conosco assolutamente il nome), ricci, cetrioli di mare, crostacei e delle fantastiche stelle marine!
Garibaldi e l’isola di Caprera
Per chi si fosse chiesto cosa ci facesse un memorial a Garibaldi su questa piccola isola mediterranea, ricordo che Garibaldi ha effettivamente passato gli ultimi anni della sua vita ed è poi morto proprio a Caprera. Il memorial di cui parlavo non è altro che un museo allestito all’interno dell’ex Forte Arbuticci che comprende anche la tomba dello statista e politico dell’800. Anche la sua bellissima casa (a 5-10 minuti dal Memorial) è tutt’ora visitabile (solo visite guidate).
Le spiagge di La Maddalena e Caprera
La bellezza di Cala Coticcio ci ha un po’ distratto dai nostri piani e alla fine non siamo più riusciti a visitare le altre spiagge dell’isola di Caprera e di La Maddalena. Certo, non ce ne pentiamo! Ma ci rimane un conto in sospeso con Spiaggia Capocchia d'ù purpu, Cala Spalmatore e Spiaggia Monti d'à Rena...