In giro per la Thailandia
di Chiara Giordani
13/08/2013 al 11/09/2013Mai sono rimasta così affascinata da una città quanto di Bangkok. Ragazzi che spettacolo! Una città in continuo movimento, via vai di gente ad ogni ora, sembra che non dorma mai. È la città dove tutto può accadere, compreso incontrare, per caso (tra più di 8 milioni di persone), un vecchio amico conosciuto a Delhi due anni prima che sorseggiava una birra proprio nel locale dove anche io stavo sorseggiando una Chang, nella popolosissima e vivissima Khao san Road, dove troverete negozietti e bar per tutti i gusti.
Solo che Bangkok, merita minimo 3/4 giorni di visita, per visitare i maggiori punti d’interesse tra cui consiglio:
- il Grande Palazzo Reale (500 bath a persona), che, nonostante l’alta affluenza di turisti, è un ottimo punto di partenza per la visita della città sia per l’importanza che rappresenta, essendo stata la residenza dei re di Thailandia, sia per la varietà e magnificenza delle costruzioni e cortili al suo interno;
- il Buddha sdraiato al Wat Pho (troverete un sacco di “Wat” ovvero di templi buddisti), al costo di 200bath a persona. Personalmente sono rimasta colpita dall’enormità del Buddha, in effetti cosa potevo aspettarmi da una costruzione alta 15 metri e lunga 46?!;
- La Golden Mountain (Wat Saket) al costo di 50bath a persona;
- China Town, dove troverete molti ristorantini e, mi raccomando, non risparmiatevi con l’assaggio dello street food alle bancarelle.
- Il Floating Market, assolutamente da fare! È sicuramente diventato molto turistico, ma se non siete mai stati in un mercato galleggiante, il Damnoen Saduak è l’opportunità giusta.
È consigliato arrivare al mercato entro le 7 del mattino (soprattutto per coloro che non amano la folla che dalle 9 si scatena) e soprattutto a stomaco vuoto perché vorrete e dovrete qui lasciarvi tentare dai prodotti che i mercanti preparano a bordo delle loro lunghe barchette a remi. Il costo di una barca per il giro del mercato va dai 200 bath per una a remi agli 800 bath per quella a motore.
Inoltre, sarà importantissimo riuscire ad abituarsi e immergersi nella loro cultura, distante dalla nostra ma, oltremodo affascinante. Dovrete infatti imparare che se siete donna non riuscirete a stringere la mano ad un monaco buddista, rifiuterà! Non per maleducazione, ma per il semplice fatto che non è loro permesso avere contatto fisico con il sesso femminile, l’ho provato in prima persona e vi assicuro che sentirlo dire è un conto ma viverlo direttamente fa un certo effetto. Per questo consiglio vivamente di prendere parte alle Monk’s Chat, avrete l’occasione di incontrare un monaco buddista per una chiacchierata (lo sapevate che l’unico loro pasto della giornata è la colazione??..almeno così mi hanno detto)! Imparerete anche che è importante l’abbigliamento nei luoghi sacri (nel Palazzo Reale per esempio) ovvero gambe e spalle rigorosamente coperte.
Inoltre, utile sapere che i tuk tuk qui sono tanto comodi quanto “furbi”. Assicuratevi di essere il più chiari possibile e non spaventatevi se invece che dove avete chiesto, vi ritrovate in un negozio di tappeti! Da buoni commercianti cercano di far girare l’economia locale e farvi acquistare i loro articoli, voi acquistate se interessati oppure declinate, ringraziate e fatevi portare a destinazione, fa tutto parte del contesto, siete turisti, aspettatevi di essere trattati come tali! Altrimenti ottima soluzione sono gli autobus: potete acquistare il biglietto a bordo e, anche se meno comodo vi assicuro che risparmierete un sacco!
Noi, per evitare di incappare in spese superflue e non sapendo minimamente come muoverci, come prima cosa abbiamo chiesto di portarci al TAT (Tourism Authority of Thailand), per cercare di recuperare qualche mappa e informazione turistica affidabile e a costo zero. Ma, nonostante la nostra richiesta, ci siamo ritrovati in un Tourist Center che aveva come sigla esterna TIT…per questo vi dico di essere il più chiari possibile, in caso contrario, decidono loro cosa capireJ (1° consiglio: non lasciare nulla al caso con loro!).
Ormai in questa agenzia, abbiamo incontrato Mr. Mark il quale, cercando di rispettare i nostri budget (30€ al giorno), ci ha organizzato la visita del nord della Thailandia in un quarto d’ora con partenza programmata già per due giorni dopo. Devo ammettere che tutto è andato benissimo, dalle Guesthouse ai vari spostamenti (2° consiglio se volete affidarvi ad un’agenzia, fatelo in loco, risparmierete e poi, chi meglio di loro conosce il territorio?).
La prima tappa organizzata è stata Ayutthaya, antica capitale thailandese che dista un’oretta da Bangkok, dove sorge il Parco storico che l’Unesco ha riconosciuto come patrimonio dell’umanità e famoso per le imponenti rovine tra cui avrete già visto in foto la testa del Buddha incastonata tra le radici di un albero! Il giro del Parco è consigliato a piedi o in bici ed il biglietto d’ingresso si paga in base a quanti templi volete visitare, un templio 50 bath, 6 templi 220 bath. Per quanto riguarda il soggiorno, noi siamo stati accolti con molta disponibilità al Baan Eve, dove nonostante il nostro basso budget, ci siamo trovati bene.
Ad Ayutthaya, oltre a quelli nel Parco, ci sono molti altri templi visitabili, noi siamo stati al Wat Panan Choeng, dove abbiamo assistito ad una messa buddista e al Wat Phra Si Sanphet che, ai tempi, era talmente grandioso che ne venne riutilizzato il “design” per il nuovo templio reale realizzato in seguito a Bangkok.
Per girare le cittadine, affittare uno scooter è una buona soluzione se avete poco tempo a disposizione, noi l’abbiamo preso qui per 24h ore al costo di 300bath. Assicuratevi di lasciare il passaporto al noleggiatore, perché io, avendolo solo mostrato e rimesso in borsa, ho scatenato l’ira del proprietario che la sera stessa si è presentato in ostello con fare molto aggressivo (inizialmente abbiamo pensato tutti ad una rapina) e accusandoci di essere dei ladri. Fortunatamente, con le mani che tremavano, siamo riusciti a convincerlo che eravamo in buona fede e tutto si è risolto per il meglio.
La seconda tappa del nostro tour è stata Sukothai, circa 4/5 ore a nord di Ayutthaya, anch’essa è stata capitale thailandese. Qui abbiamo avuto il piacere di soggiornare alla Vitoon Guesthouse, dove siamo stati accolti da super sorrisi e che si trova in posizione strategica per la visita del Sukothai Historical Park. Il Parco è bello da girare in bici, che potete affittare subito fuori dal parco per circa 30bath, e se volete evitare di pagare il biglietto d’ingresso, sappiate che dopo le 18 è gratis! Se volete concedervi una buona pausa noi abbiamo provato il Coffee Cup, troverete molta scelta tra piatti locali e in più è molto vicino all’ingresso del parco.
La terza e ultima tappa nel nord, è stata Chang Mai dove abbiamo soggiornato al Backpacker’s Meeting Place, un ostello molto giovanile che definirei anche un luogo di incontro dove potrete conoscere un sacco di persone da tutto il mondo! Grazie all’ostello abbiamo potuto organizzare sul momento sia la visita in giornata a Chang Rai e il giro del Triangolo d’Oro (Thailandia, Laos, Myanmar), sia una giornata con gli elefanti che consiglio assolutamente fare. A me è rimasta nel cuore, ci siamo presi cura degli elefanti, li abbiamo nutriti e lavati a mani nude nel fiume, una sensazione indescrivibile! Noi abbiamo scelto di fare questa esperienza perché sapevamo essere un’esperienza positiva sia per noi che per gli elefanti dato che il progetto a cui abbiamo preso parte è volto alla cura degli elefanti e non allo sfruttamento, nessuna catena o sella è stata utilizzata su di loro, eravamo solo noi loro e la natura, ma purtroppo non è così ovunque.
Per il rientro, abbiamo optato per il treno notturno che da Chang Mai arriva a Bangkok in circa 10/13 ore. Questa soluzione è ottimale per il risparmio di tempo, per il basso costo (con 30€ a testa abbiamo acquistato una comoda cuccetta in 2^ classe, con tanto di tendina per una dormita in tutta tranquillità!) e perché l’esperienza sul treno thailandese è da fare, questo non si discute! È consigliato prenotare online per scegliere il posto che preferite (amt.12go.asia), anche se noi siamo riusciti ad acquistare il biglietto il giorno stesso direttamente alla biglietteria senza problemi.
Dopo una decina di giorni di tutto organizzato, abbiamo pensato di essere pronti per l’organizzazione autonoma del viaggio verso le isole del sud del paese. Ma forse, inizialmente, ci siamo un po' sopravvalutati dato che dalla stazione di Bangkok abbiamo acquistato il biglietto del pullman che ci avrebbe portato nel porto di Champong per il traghetto verso Koh Samui, ignari del fatto che nel tragitto ci avrebbero mollato per strada alle due di notte nel mezzo del nulla nell’attesa di una camion che ci ha poi lasciati nel porticciolo dove abbiamo schiacciato un pisolino sulle panchine finchè, all’alba, un traghettino ci ha finalmente trasportati sull’isola (3° consiglio, se non siete troppo portati per l’avventura, qualche domanda in più sul biglietto che state acquistando non guasta!).
Sulle isole quello che consiglio è di noleggiare uno scooter e girarle il più possibile, essendo piccole ci mettete poco a passare da una sponda all’altra…ah assicuratevi di prendere un scooter abbastanza potente per due persone perché alcune strade sono un’impresa da percorrere!
Mi raccomando se riuscite, cercate di raggiungere i punti panoramici segnalati sulle mappe perché il più delle volte oltre che la vista mozzafiato troverete ad accogliervi anche un piccolo baretto con birrette fresche che, sorseggiate sotto le stelle, non hanno prezzo!
A Koh Samui, la più grande delle tre isole, immancabile è l’escursione al Parco Marino di Ang Thong (raggiungibile anche dalle altre isole)! Noi lo abbiamo fatto tramite un tour organizzato sul posto che è durato tutta la giornata. Farete snorkeling nell’acqua cristallina, conoscerete nuove persone e scatterete foto uniche. Portatevi anche un paio di scarpe chiuse perché per godere della vista dall’alto del parco marino dovrete fare una piccola “scalata” alla fine della quale sono certa vi dimenticherete dello sforzo appena fatto, il panorama ripaga tutto! Noi lo abbiamo fatto in ciabatte infradito e, anche se ovviamente ce lo avevano vietato, siamo riusciti ad arrivare in cima sani e salvi eludendo la guida, e vi assicuro che ne è valsa veramente la pena!
A Koh Panghan, potrete sbizzarrirvi tra spiagge, camminate nella natura e, se capitate nel periodo giusto, scatenarvi al Full Moon Party, festa in spiaggia che si tiene una volta al mese. Se lo doveste mancare, vengono organizzati anche altre due feste durante il mese, il Black Moon e Half Moon; noi siamo riusciti a partecipare al Black Moon dove abbiamo assistito a spettacoli e ballato tutta la notte insieme a ragazzi provenienti da ogni parte del mondo.
Da un’isola all’altre si ci sposta comodamente con i vari traghetti che tutto il giorno vanno avanti e indietro dalle isole per circa 10€ a testa, non c’è particolare bisogno di prenotare in anticipo ma se preferite, il sito che vi h segnalato in precedenza per i treni è valido anche per traghetti e nel caso anche per bus.
Koh Tao, è la più piccola delle tre isole e per questo personalmente l’ho apprezzata di più. La abbiamo girata in lungo e in largo (dove accessibile) e non siamo mai rimasti delusi, ogni angolo è una piacevole sorpresa.
Li alloggi li prenotavamo di volta in volta tramite booking.com e siamo stati sempre bene, ovviamente la scelta è ampia, per tutti i portafogli. Ricordo con piacere il Baan Talay a Koh Tao, anche se da raggiungere la sera col motorino nel buio totale è una bella impresa, ma la tranquillità e la vista sono assicurati.
Per quando riguarda il cibo, la Thailandia offre molte opzioni, troverete di tutto, dal riso, pizza…agli spiedini di insetti fritti (scorpioni, cavallette e chi più ne ha più ne metta!) io mi sono pentita di non averli assaggiati perché in molti mi hanno detto che non sono così male! Quindi, se vi capita, voi provateli! I miei piatti preferiti in assoluto sono stati il Pad Thai e il Khao Niao Mamuang tra i dolci; in entrambi il riso è il protagonista, ma come non potrebbe esserlo nel paese che occupa il 6° posto a livello mondiale per la produzione di riso? La maggior parte delle risaie si trovano nella zona est del paese ma che purtroppo non ho avuto tempo di visitare.
La Thailandia è un paese che vi metterà davanti tante situazioni diverse ma sempre con estrema cordialità!