Cusco: cosa vedere in 3 giorni

di Chiara Minigutti

15/01/2015 al 10/09/2016

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Nel cuore delle Ande peruviane, a 3.400 m. di altezza, troviamo la bellissima città di Cusco, antica capitale dell’Impero Inca e tuttora una della città più importanti del Perù. Vi sono giunta la prima volta nel 2015, con l’intenzione di fermarmi 6 mesi per fare volontariato, ma alla fine sono rimasta due anni. Questa città e la sua cultura mi hanno profondamente affascinato, così come hanno fatto i paesaggi naturali delle valli che la circondano: selvaggi, indomiti, bellissimi.

Se vi accingete a visitare il Perù per la prima volta, non potete non fare una capatina a Cusco. A detta di molti, è una delle città più belle che possiate visitare. Inoltre, la sua vicinanza a Machu Picchu la rende praticamente una meta obbligatoria. Tuttavia, non pensate che Cusco sia solo una “fermata” da fare prima di arrivare alle famose rovine inca. Questa città è una destinazione a sé, un luogo che vale la pena esplorare con calma per assaporarne l’essenza, e come direbbero alcuni, per assorbirne “las buenas vibras”.

Giorno 1 - Acclimatarsi e perdersi tra le vie del centro di Cusco

L’arrivo a Cusco è sempre un po’ delicato. La maggior parte dei visitatori fa fatica ad abituarsi all'altezza: a 3.400 m sul livello del mare c’è meno ossigeno ed il nostro corpo se ne accorge. Sentirete un po’ si spossatezza, affanno ai primi sforzi e magari un leggero mal di testa. Se i sintomi sono questi, non c’è nulla di cui preoccuparsi. Cercate di bere tanta acqua, un bel tè di foglie di coca e godetevi una passeggiata tranquilla tra le vie del centro, senza esigervi troppo.

Il quartiere di San Blas è uno dei più belli per perdersi tra edifici in stile coloniale e cafés dal carattere bohemio. Se ve la sentite, arrivate a piedi fino al mirador, il punto panoramico, e godetevi per la prima volta lo spettacolo di Cusco dall'alto. Con uno stesso biglietto cumulativo, potrete visitare sia la chiesetta di San Blas, con il suo famoso pulpito scolpito nel legno, che la Cattedrale di Plaza de Armas.

Scendendo da San Blas verso Plaza de Armas, non potete assolutamente dimenticare di fare una foto con la famosa Pietra dei 12 Angoli, un esempio emblematico degli altissimi livelli tecnici dell’architettura inca. Il muro con la pietra è oggi parte del Museo Arcivescovile.

Dalla piazza principale, potete giungere facilmente a Avenida El Sol, una delle strade principali del centro di Cusco, caratterizzata dalla presenza di banche ed edifici governativi. Nei pressi, si erge l’edificio storico più bello ed importante della città: il Qoricancha, o Tempio del Sole, oggi in parte distrutto perché sovrastato dalla chiesa di Santo Domingo, di epoca coloniale. Questo tempio rappresentava il centro della spiritualità inca, il luogo di culto più importante per rendere omaggio al Sole (Inti) e osservare i movimenti degli astri. Si dice che fosse tutto coperto di lastre d’oro... Potete purtroppo immaginare cosa ne fecero gli spagnoli qualche secolo fa.

Per la sera, vi consiglio una cena leggera in uno dei ristoranti del centro, e magari un bel cocktail fatto con il liquore nazionale, il pisco, consumato in uno dei due cocktail bar principali della zona: il “Museo del Pisco” o “La República del Pisco”.

Giorno 2 - Alla scoperta del Valle Sagrado

Il secondo giorno a Cusco è perfetto per una gita nel famoso “Valle Sagrado”, una valle fertile e bellissima, popolata prima ancora dell'arrivo degli inca per il suo clima mite. Le pendici dei monti si vestono di un verde brillante durante la stagione delle piogge (ottobre-maggio) per poi diventare gialline durante la stagione secca (giugno-settembre).

La visita del Valle Sagrado, viste le distanze, si fa solitamente con i pullman delle agenzie di viaggio, in comitiva o tour privati. Si parte al mattino presto da Plaza de Armas o dintorni, per poi dirigersi fuori città. Il tour solitamente include le città e le rovine inca di Pisaq, Ollantaytambo e Chinchero per poi concludersi verso sera. C’è chi sceglie di fare questo tour a metà, per poi fermarsi ad Ollantaytambo e prendere direttamente il treno per andare a Machu Picchu.

Al di là dei paesaggi naturali di questa valle, il tour è molto interessante dal punto di vista culturale. Sarà possibile ammirare le vestigia dei 3 centri inca già citati (una zona abitata, una fortezza militare ed un palazzo della nobiltà), ma anche assistere ad una dimostrazione delle abilità artigianali delle tessitrici andine, che realizzano bellissime sciarpe, borse e cinture in lana di alpaca. Tenete presente che queste dimostrazioni sono molto turistiche e che non sempre i prodotti venduti hanno un buon rapporto qualità prezzo.

Il tour del Valle Sagrado è solo una delle gite fuori porta a cui si può partecipare. Una buona alternativa è il tour che include le rovine di Moray (un impressionante centro inca per la sperimentazione agricola) e le miniere di sale a cielo aperto di Maras (che regalano foto stupende, data un’occhiata ad Instagram!). Questo si può anche realizzare in bici o a piedi, ma sempre con l’aiuto di un’agenzia.

In serata, se ancora ne avete le forze, potete cedere alla tentazione di provare una delle discoteche ad entrata libera di Plaza de Armas dove, intorno alle 9 di sera, vengono impartite lezioni di salsa gratis!

Giorno 3 - Le rovine di Cusco, antica capitale dell’Impero Inca

Il terzo e ultimo giorno vi suggerisco di dedicarlo alle rovine della città di Cusco e al mercato di San Pedro. In mezza giornata potrete realizzare il così detto City Tour, ovvero un bel giro delle rovine di Sacsayhuaman, Quenqo, Pucapucara e Tambomachay.

Tra queste, il sito archeologico che merita di più è Sacsayhuaman, la fortezza che proteggeva la città di Cusco. Al di là dell’interessante e coinvolgente esperienza storico-culturale della visita, c’è anche da divertirsi scivolando sugli scivoli di pietra, frutto di un’erosione secolare, ed esplorando la parte superficiale dei tunnel che, si dice, collegavano la fortezza al tempio di Coricancha, nel centro di Cusco. Adesso sono stati messi in sicurezza ed è impossibile smarrire la strada, ma pare che dei turisti fossero scomparsi dopo essersi persi in questi tunnel!

Sacsayhuman si trova proprio affianco al Cristo Blanco, un’emblematica statua di Gesù, stile Rio De Janeiro, curiosamente donata al Perù dalla Palestina. Da qui potrete godere della migliore vista di Cusco e fare foto spettacolari.

Una volta tornati in centro, tocca il momento souvenir. Andate al "Mercado de San Pedro", a circa dieci minuti a piedi da Plaza de Armas e lasciatevi stupire dalla miriade di persone e merci ordinatamente esposte sulle bancarelle. Il mercato si divide in tre parti: una dedicata alla vendita degli alimentari, la seconda che si occupa invece di tipici souvenir peruviani e cusqueños, e la terza riservata ai ristorantini che preparano piatti tradizionali e succhi di frutta.

Sono d’obbligo due raccomandazioni: contrattate sul prezzo dei souvenir, se potete, ed evitate di mangiare nel mercato, perché c’è sempre il rischio di prendersi una fastidiosa infezione. Se però desiderate un menù tipico, allora fate un salto, per pranzo, in una "picantería", ovvero una trattoria peruviana.

Il menù non è adatto ai vegetariani, ma se vi piace la carne e volete provare qualcosa di nuovo, allora chiedete "anticuchos" (spiedini di cuore di manzo) o "cuy al horno" (porcellino d’india al forno)! Se siete fortunati, potrete anche assistere gratuitamente ad uno spettacolo di danze andine, messo in scena da ballerini che indossano abbigliamento tipico, diverso per ogni danza. Preparatevi, perché alla fine chiedono sempre a qualcuno nel pubblico di raggiungerli sul palco!


Cusco, Perù, Ande, inca
Chiara Minigutti lo ha valutato