Andalusia in 8 giorni? Se po' fa'!
di Chiara Giordani
21/03/2019 al 30/03/2019Cerco di ripercorrere con la mente il cerchio che siamo riusciti a chiudere in una sola settimana: Malaga, Sierra Nevada, Granada, Cordova, Siviglia, Tarifa, Ronda, Malaga, con varie toccate e fuga intermedie.
Premetto che per questo viaggio ho voluto provare l’esperienza del viaggio di gruppo organizzato. Avevo una settimana libera, ero da sola, perché non provare a condividere il viaggio con altri 10 sconosciuti? Et voilà, eccomi iscritta al viaggio Andalusia di Viaggi e Avventure nel Mondo.
Iniziamo con le info utili per il viaggio.
Girare in Spagna: Consiglio di affittare macchina in loco, utile per spostarsi velocemente da una città all’altra, meno agevole all’interno delle città stesse (se possibile trovate accomodation con parcheggio incluso o vicino e da lì muovetevi a piedi). Inoltre, autostrada per la maggior parte gratuita e benzina più economica che in Italia (circa €1,25L).
Visite: Nella regione andalusa, architettura, arte e fede sono le parole chiave. Infatti, forte dell’influenza islamica e cristiana, è piazza indiscussa di cattedrali, palazzi reali e moschee che vi lasceranno a bocca aperta. In quasi tutte è richiesto di pagare un biglietto d’ingresso (dai 2€ ai 13,5€), io vi segnalerò solo quelle dove sicuramente vale la pena entrare, poi fate vobis.
Cibo: In Andalusia il pesce va per la maggiore quindi, “pescaito” per tutti! Dai “Boquerones fritos” al calamaro e polpo alla “brasa”, ce n’è per tutti i gusti. Tra i dolci tipici consiglio di assaggiare i “buñelos”, lascio a voi scoprire di cosa si tratta J
DAY1: Malaga.
So essere una città spagnola famosa per il turismo balneare viste le lunghe spiagge di sabbia e anche per la vita notturna. Dato il periodo dell’anno della nostra visita (Marzo), non abbiamo potuto godere delle belle spiagge e neanche della vita notturna, dato che la nostra è stata una toccata e fuga di un giorno, ma posso confermare che i localini nelle viette della città sono molti e pieni di vita.
Ci siamo quindi dedicati alla parte più storico/artistica della città.
-Museo di Picasso, in Calle San Augustin. Insieme al biglietto d’ingresso, consiglio di acquistare anche l’audioguida (tot. 7,5€ ingresso), per poter entrare più nel merito della vita e delle opere dell’artista. Tutta la visita, se fatta bene, vi porterà via circa 2 orette di tempo (www.museopicassomalaga.org).
-Alcazaba. Purtroppo al nostro arrivo era già chiusa, ma anche solo che dalle mura esterne, la fortezza testimonia quella che è stata la sua evoluzione architettonica, costruita su resti romani da un califfato, tornerà poi sotto influenza cattolica. Se solo da fuori è riuscita ad affascinare, immagino che una visita interna più approfondita possa essere un’ottima occasione per entrare nel merito della storia andalusa.
-Castello di Gibralfaro, vivamente consigliato. La presenza del castello sulla bandiera della città dimostra l’importanza della roccaforte che infatti, nel corso della storia di Malaga, ha rivestito un ruolo cruciale per la difesa della città. Oltre alla parte storica, il castello sarà anche un’ottima occasione per fare una bella passeggiata con vista panoramica sulla città.
-Catedral Nuestra Señora de la Encarnación, che ha alcune peculiarità; a parte l’imponenza dell’edificio, la cattedrale presenta una miscela di stili, tardo-gotico, rinascimentale e barocco per il lungo lasso di tempo in cui è stata costruita. Inoltre, a differenza della maggior parte delle cattedrali, ha una sola torre, la Torre Nord. Per questo motivo, viene chiamata dagli abitanti la “Manquita” ovvero la “Monca”. La cattedrale di Malaga è stata la prima delle tante cattedrali che abbiamo visitato durante il viaggio, questa vale sicuramente i 4€ della spesa del biglietto d’ingresso.
DAY2: Sierra Nevada.
Il secondo giorno lo dedichiamo alla visita della zona montuosa della Sierra Nevada. La catena montuosa del Parco, vanta di essere la seconda più alta d’Europa dopo le nostre Alpi, e d’inverno regala cime innevate (non a caso Sierra Nevada si traduce in italiano come “catena montuosa innevata”), d’estate panoramiche passeggiate per gli amanti del trekking.
Per ragioni di tempo abbiamo girato in auto, facendo tappa nei paesini di: Nerija, Pampaneira, Bubión, Trevélez. Purtroppo le condizioni atmosferiche ci sono state molto avverse per cui durante i tragitti in macchina non abbiamo potuto godere del panorama intorno (la nebbia ne faceva da padrona), abbiamo però approfittato della cortesia dei ristorantini famigliari del posto mangiando buonissimi bocadillos con jamon iberico e formaggio per consolarci dal mal tempo!
La sera arriviamo a Granada affamati per cui ci abbuffiamo di huevos, papas e jamon che se non sapete cosa prendere sono sempre una buona soluzione!
DAY3 Granada.
Tappa imperdibile a Granada è il complesso dell’Alhambra. Se avete poco tempo e non potete visitarla tutta, date priorità a Palacio De Nazaries e Generalife.
La visita porta via circa mezza giornata, per cui nel pomeriggio ci siamo dedicati ad una bella passeggiata panoramica fino al Mirador San Cristobal, abbiamo poi visitato la Cattedrale di Granada (5€ biglietto d’ingresso) e infine ci siamo spinti fino a San Nicolas dove, dalla piazza di San Nicola appunto, potrete ammirare l’Alhambra dall’alto in tutta la sua maestosità, circondata dalla Sierra Nevada e perché no gustando un tè alla menta per non rimanere al 100% coinvolti nella miscela culturale della regione.
Tips: se non avete acquistato il biglietto per l’Alhambra in anticipo online e ormai li trovate sold out sul sito, potete provare ad andare la mattina stessa alla biglietteria, ma andate molto presto. Di solito il 20% dei biglietti della giornata sono conservati per la vendita diretta la mattina stessa della visita, fino ad esaurimento scorte.
Se volete raggiungere l’Alhambra a piedi, preparatevi a camminare circa 15/20 minuti in salita. Altrimenti potete prendere i bus C30 e C32 che partono entrambi dalle statue di Cristoforo Colombo e Regina Isabel infondo a Gran Gran Via, oppure prendere un taxi (per spendere meno il più vicino è Plaza Nueva).
DAY4: In transito per Cordoba.
La mattina partiamo presto da Granada perché dobbiamo raggiungere Cordova prima che ci lascino senza casa per la notte, ma prima abbiamo in programma qualche tappa intermedia:
-Guadix: potrete letteralmente salire sui tetti delle così dette Cuevas, case-grotte abitate scavate nel terreno, tipiche del territorio a nord della Sierra Nevada; non a caso Guadix è stata riconosciuta come “Capitale europea delle grotte”. Noi non abbiamo avuto tempo, ma qui potete vistare anche la Alcazaba e la Cattedrale di Guadix.
-Ubeda e Baeza: cittadine Patrimonio dell’Unesco dal 2003, sono due gioiellini che potete visitare facendo molto semplicemente una passeggiata per i vicoli tra le piazze e le cattedrali. Non tralasciate di osservare i dettagli architettonici perché sono il risultato di diverse influenze: rinascimentale, arabo ed ebraico. Infatti, come tutte le città spagnole del sud, Ubeda e Baeza erano state abitate dai Romani e dai Visigoti. Successivamente sono passate nelle mani arabe per poi diventare nuovamente città cristiane con i Re Cattolici. Questo è il motivo per cui molte cattedrali che visiterete in Andalusia vengono costruite su antiche moschee.
Arrivati a Cordova, aspettiamo l’orario di cena facendo una passeggiata fino al fiume, passando per il Ponte Romano che anche per gli amanti di Game of Throns è tappa imperdibile!!
DAY5: Cordova.
Da Cordova sono rimasta piacevolmente colpita, forse perché non avevo alcuna aspettativa, come invece per Siviglia o Granada. A primo impatto, camminando nei vicoli della cittadina, ho apprezzato molto la luminosità data dal bianco che domina le pareti di tutte le case, ma più di tutto i lasciti delle decorazioni moresche che si possono notare in ogni dettaglio e che trasmettono un senso di un passato vissuto tra intrecci di diverse arti e fedi tanto che è possibile visitare un Ponte Romano, un quartiere ebraico (Juderia) e una moschea.
A parer mio, la visita alla Grande Moschea di Cordova, anche detta Mezquita, e all’Alcazar (5€), sono d’obbligo. La Mezquita è stata per me, una delle scoperte più affascinanti del viaggio. E’ letteralmente un “bosco di colonne” perfettamente allineate (ho adorato fotografarle) che ti fanno perdere il senso del tempo. La moschea che oggi vediamo è infatti il risultato di svariate architetture, da quella cristiana, romana, bizantina e islamica.
Tips: Visita della Mezquita di Cordoba gratuita se ingresso prima delle 9:30 (controllate però se che sia valido anche nei periodi di alta stagione).
DAY6: Siviglia.
Iniziamo un nuovo giorno nella splendida e soleggiata Siviglia, città che devo dire mi è piaciuta veramente tanto per vari motivi. Sicuramente la visita all’Alcazar e alla Cattedrale hanno giocato ruolo fondamentale.
-Alcazàr: il complesso dell’Alcazàr di Siviglia nasce inizialmente come fortezza difensiva per poi svilupparsi nel corso del tempo con l’aggiunta di edifici nobili per un risultato che mi ha lasciato senza fiato. Ogni dettaglio è un’opera d’arte, ogni stanza, patio, giardino è una scoperta, non mancano fontane, finestre arabe e labirinti. Sembra di tornare indietro nel tempo tanto che è facilissimo riuscire ad immaginare nobili spagnoli passeggiare per i giardini. Giratela tutta, perdetevi e non tralasciate nulla, è un luogo magico.
-Cattedrale e Giralda: come tante delle cattedrali andaluse, anche quella Siviglia è stata ricostruita sui resti di una moschea, il cui minareto è l’attuale Torre della Giralda, simbolo della città. La Cattedrale è tanto grande (è la terza chiesa cattolica più grossa del mondo) quanto imperdibile per il patrimonio artistico che rappresenta. Al suo interno giacciono i resti di Cristoforo Colombo nella tomba dedicata e nelle diverse stanze troverete tesori tra cui l’opera Santas Yusta y Rufin di Goya. L’ingresso è di 9€ e vi è la possibilità di salire in cima alla torre e godere la vista della città dall’alto.
-Plaza de España: piazza magnifica, un po' diversa da quelle viste fino ad ora. L’impatto è straordinario, e col sole è ancora più bella. Addentrandosi si può notare il canale, i ponti (che rappresentano gli antichi regni spagnoli di Castiglia, Aragona, Navarra e Leòn) e le nicchie in ceramica che rappresentano le province spagnole. Passeggiando lungo il portico, se siete fortunati potrete assistere a spettacoli di flamenco con musica dal vivo!
Tips: Per la visita dell’Alcazàr è consigliato andare presto perché nonostante abbiate il biglietto prenotato la coda d’ingresso è lunga (biglietto €9).
La salita per arrivare in cima alla Giralda è dolce ma lunga. Non essendo ripida anche i meno giovani possono salire e godersi Siviglia dall’alto.
DAY7: In transito per Tarifa
Il settimo giorno del nostro viaggio siamo partiti da Siviglia, meta finale Tarifa. Lungo il tragitto ci siamo fermati per visita veloce a:
-Jerez de la Frontera: visita della Cattedrale di San Salvador (biglietto 4€) con visita alla torre campanaria dalla quale si ha un discreto panorama dei dintorni. A cinque minuti a piedi dalla cattedrale si può visitare l’Alcazàr di Jerez (biglietto 4€), dove ogni ambiente è ben conservato ed è facilmente riconoscibile l’utilizzo per cui era adibito.
Jerez si trova nel triangolo dello sherry per cui è consigliato un tour in una delle “bodegas” produttrici del territorio. Noi non siamo riusciti ad organizzare il giro a causa del poco tempo a disposizione ma ho visto che un tour si aggira intorno ai 15€ a persona.
-Cadice: purtroppo anche qui il tempo di visita è stato molto breve per cui ci siamo limitati ad una passeggiata in spiaggia nonostante il forte vento e ad un giro del centro storico con visita esterna all’inconfondibile Cattedrale di Cadice con la sua cupola gialla.
-Tarifa: la città di fronte al Marocco, da qui potete prendere il traghetto e in un’ora essere a Tangeri! Se invece vi “accontentate” di rimanere in Spagna, a Tarifa non rimarrete delusi da una passeggiata nella parte vecchia della città. Entrando dall’ultima porta antica rimasta, Puerta Jerez, potete godervi vicoletti e negozietti finendo con tapas a volontà. Inoltre, dato il forte vento, potete praticare surf o windsurf, oppure godervi la lunga spiaggia di sabbia.
Nonostante marzo non sia un mese di alta stagione, la sera i vicoli si sono riempiti di gente e i locali dove bersi qualcosa in compagnia sono molti, direi che il divertimento non manca!
DAY8: chiudiamo il cerchio!
Il nostro ultimo giorno prima del viaggio di ritorno, è un tour de force proprio perché non ci vogliamo far mancare niente.
-Gibilterra: dopo aver parcheggiato l’auto in uno dei tanti parcheggi, preso il pulmino per attraversare “la frontiera” e la pista d’atterraggio dell’aeroporto di Gibilterra (sì, avete capito bene!!), ci accolgono nebbia e pioggia per cui dobbiamo rinunciare a salire sulla Rocca, raggiungibile sia a piedi che con funivia (per la “modica” cifra di 21€ a/r oppure 19€ solo andata! Anche se pare che a piedi non sia per niente una passeggiata, quindi munirsi di acqua). Non ci resta che passeggiare per le vie della città e, tra la pioggia e lo stile delle vie e dei negozi, possiamo dire di essere stati teletrasportati in una città inglese a tutti gli effetti!
A Gibilterra abbiamo fatto un salto veloce perché a quanto pare ci sarebbe stato da visitare anche il Faro e la Moschea dei Custodi delle Sante Moschee, quindi se vi capita fatemi sapere cosa mi sono persa.
-Jimena de la Frontera: solo io e alcuni coraggiosi decidiamo di scendere dalla macchina per un giro veloce nonostante la pioggia incessante. Fosse stato un giorno di sole, avremmo goduto di un super panorama sulla Serra Doñona e, aguzzando la vista, si poteva vedere anche Gibilterra! Peccato, lascio a voi il compito di godere del villaggio!
-Ronda: quanto mi è piaciuta! Premetto che ho un debole per le cittadine arroccate, ma non sapendo in anticipo cosa poteva aspettarmi, appena mi sono affacciata dal Ponte Nuevo mi si è aperto il cuore e mozzato il fiato allo stesso tempo. La vista mi ha lasciato una sensazione di leggerezza e libertà. Fare una bella passeggiata per la Ciudad ti fa entrare nell’anima di questa fiabesca cittadina di cui anche molti scrittori come Hemingway e Joyce hanno scritto. Plaza del Soccorro, Plaza de Toros (per storia e tradizione la più importante di tutta la Spagna), Mirador de Ronda assolutamente da fare. Noi siamo dovuti scappare per riavvicinarci a Malaga dato che l’indomani avevamo il volo di rientro ma voi, se doveste avere più tempo di noi da dedicare a Ronda, fatelo!!!
Quello che posso dire a posteriori è che l’Andalusia è una regione magica e il giro che abbiamo fatto noi è stato ricco, abbiamo visto tanti posti ma di ognuno poco; forse qualche giorno in più o una maggiore selezione dei luoghi da visitare (e un meteo più amico) avrebbero reso il tutto perfetto.Consiglio quindi di non correre da un posto all’altro ma di fare una selezione e godervi a pieno i luoghi che avete deciso di visitare, vedrete ne varrà la pena.