Alaska
di Patrizia Cau Benzi
10/08/2019 al 26/08/2019
10.8 partiamo da Genova via Amsterdam,Seattle e atterriamo a Anchorage. Arriviamo nella stessa giornata essendoci una differenza di fuso orario di ben 10 h.
Ritiriamo l’auto in aeroporto. E’ un 4x4 ,come avevamo richiesto, uno Chevrolet grande e comodo e ciò ci da sicurezza considerando che potremmo percorrere tratti sterrati.
Raggiungiamo l’albergo, in pieno centro e poiché siamo veramente stanchi per il lunghissimo viaggio e il fuso orario , decidiamo di riposarci.
11.8 poiché abbiamo deciso di vistare Anchorage al rientro, partiamo per la nostra prima tappa della vacanza .
Il parco nazionale di Denali a km. 382 sarà la nostra prima sosta .
Poiché sappiamo che ad Anchorage di sabato e di domenica c’è un mercato aperto ai nativi, ne approfittiamo per iniziare a conoscere la nuova realtà.
Lungo la strada , La Glenn Highway , a 4 km. ci fermiamo
all’ Heritage Native centre. Sono esposti splendidi oggetti artigianali e manufatti dei nativi Inupiaq, Athabascan, Yupik, Ahtna,ecc. Un sentiero intorno ad un laghetto conduce ai villaggi . C’è anche una città sotterranea utilizzata durante i rigidi inverni . Uno spazio viene utilizzato da un cantastorie che narra la storia dei nativi e da danzatrici che con i loro abiti tradizionali e i tamburi mettono in scena danze e canti .
In un visitor center troviamo la splendida guida cartacea della Bell’s travel ,offerta gratuitamente ai turisti.,La suggeriamo a chiunque si rechi in Alaska ; è ricca di mappe dettagliate di chiara lettura ,suggerimenti di soste e descrizione dei vari siti. Troviamo anche una utilissima cartina stradale ,sempre della Bell?s.per noi sarà la compagna di viaggio . Facciamo una sosta a Talkeetna piccolo paesino con case di trochi . Qui c’è la tradizionale “ Roadhouse “, da decenni scelta come sosta x i viaggiatori. Propone solo insalate per cui scegliamo un ristorantino con un menù più vario. Lungo la Historic distric si possono visitare edifici storici, oggi adibiti a bar o pensioni.
Raggiungiamo Denali .Il nostro hotel ci cala già nella realtà dell’Alaska : stanze in strutture di legno, nel bosco. Ceniamo in maniera ottima nel ristorante dell’Hotel e assaggiamo per la prima volta il famoso salmone selvaggio dell’Alaska .
12.8 Oggi è la nostra seconda giornata a Denali e faremo una gita al parco nazionale. L’escursione , che abbiamo già prenotato dall’Italia, parte dall’hotel centrale Princess Lodge , stazione di arrivo di tutti i pulman e navette . Non è consentito l’ accesso a veicoli privati ,per poter preservare il parco.
Il percorso ,da Denali a Kantishna,dura 8 h. fra montagne tinte di rosso, arancio, giallo, laghi, delta di fiumi e vista di animali.
La navetta si ferma in posti definiti e suggestivi per poter fare fotografie . Siamo fortunatissimi, è una giornata serena e limpida e riusciamo a vedere nella sua maestosità il monte McKinley , che con i suoi 6194m. è la vetta più alta degli Stati Uniti..
13.8 oggi si parte x Faibanks( km. 195) ,è la cittadina più a nord del percorso che abbiamo deciso di compiere e unico punto di partenza x chi vuole raggiungere l’Oceano Artico a Prudhoe Bay. Ci hanno avvisato che i distributori di benzina sono poco frequenti , per cui durante tutto il viaggio, ogni volta che ne capita l’occasione , facciamo rifornimento .Sostiamo a Nenana, lungo il Tanana river ; luogo di raduno dell’etnia Athabascan. Esiste una delle stazioni ferroviarie dell’Alaska railroad. .Siamo fortunati passa il treno con i suoi 20 e passa vagoni. Salutiamo il macchinista al fischio del locomotore .
E’ stato realizzato un museo della ferrovia. A Nenana c’è una tradizione divertente : dal 1917 si scommette sull’ora precisa in cui il ghiaccio si scioglie .Viene organizzata una vendita di biglietti della lotteria ; noi ne acquistiamo uno. Seguiremo su internet l’evento ad Aprile. Metà del ricavato della vendita dei biglietti è destinato ad organizzazioni locali che sostengono ,senza scopo di lucro, i nativi.
Giungiamo a Fairbanks in tempo per poter decidere di fare la gita sulla barca a ruota,Discovery . IL giro sul Chena River è ben organizzato per farci conoscere, viaggiando , la cultura degli alaskani.
Infatti vediamo un sito per l’allevamento dei cani Aski, , l’affumicatura del salmone nelle capanne e assistiamo al racconto di alcuni nativi che spiegano il sistema di sopravvivenza del loro popolo (sono un ragazzo e una ragazza in abiti tradizionali), nel frattempo un piccolo aeroplano biposto atterra sull’acqua .
Oggi piove molto e purtroppo non si può scendere dalla nave e visitare un villaggio di nativi . Al termine della gita facciamo un breve giro del paese e decidiamo di cenare nel centro . Tutte le guide suggeriscono il Pioneer Park ,dove tutte le sere viene organizzato un buffet a forfait per assaggiare il famoso salmone selvaggio .E’ un luogo molto turistico , molto frequentato e noi “cadiamo in trappola”.
14.8 x Tok, ( km.325),sosta a North Pole , centro con casa di Babbo Natale x la vendita di oggettistica legata al Natale e che riceve tradizionalmente le classiche letterine . Facciamo solo una foto dall’esterno. Lungo la strada, in alcuni tratti dritta e monotona c’è il famoso Tanana River , e il suo delta , importantissima via di comunicazione . Lungo il percorso incrociamo pochissime macchine , alcune volte , nessuna , per moltissimi kilometri. Ci fermiamo a Rika’s roadhouse dove sono ancora presenti case tradizionali delle famiglie dei primi cercatori d’oro.; una ne conserva ancora perfettamente gli interni. E’ sempre molto interessante vistare questi luoghi dove sembra che il tempo si sia fermato e dove si vedono oggetti, abiti ,oggetti e foto dell’epoca. Una di queste case è ora adibita a luogo di ristoro e vendita di souvenir. Noi acquistiamo il famoso coltello con il manico di corno di caribu, utilizzato da secoli dagli eschimesi per scuoiare ,lavorare le pelli e per la cucina in genere . Pernottiamo in un motel molto semplice. Ceniamo nell’unico ristorante ,ma gustiamo un ottimo salmone .
15.8 X Haines Junction(km.467 )nonostante la distanza , il percorso è ricco di fantastici panorami , le soste per fare le foto cominciano a non contarsi più. I ghiacciai si moltiplicano e il lago Kluane fa da sfondo .A Beaver creck è obbligo fermarsi , c’è il limite fisico fra Alaska e Yucon, regione del Canada. Una pietra con entrambi i nomi degli stati, consente di “ mettere un piede” in Alaska ed uno nello Yucon; nella foresta di abeti , un chiaro sentiero ne indica il limite. Difficile resistere alla tentazione di fotografarsi in questo spazio suggestivo dove le bandiere e le descrizioni dei due territori si fronteggiano. Più avanti troveremo il luogo di frontiera col Canada , dove mostreremo i passaporti.
Arriviamo al nostro lodge sulla riva di un fiume e nella foresta di abeti. Siamo incantati da questi luoghi incontaminati e isolati ,dove la natura è un quadro . In questa zona si può pescare e chiedere al ristoratore di cucinare ciò che si è pescato; si possono fare gite in canoa o con i quad andare nel bosco.
Ceniamo splendidamente nella struttura comune .
16.8 x Haines (238 km).Dopo aver preparato il nostro box lunch, partiamo x raggiungere l’oceano Pacifico .La catena montuosa , i suoi ghiacciai e il Tatshenskini river ci accompagnano per tutto il percorso. Lungo il fiume a lato della strada vediamo le ruote che consentono la pesca dei salmoni , che in questa stagione , a ritroso, vanno a deporre le loro uova. Arrivando ad una buon ora , in questo piccolo paesino dove c’è il posto di attracco delle navi da crociera che giungono da Vancouver, abbiamo il tempo per partecipare ad un tour sulle jeat boat. Sono barche leggerissime di alluminio , a chiglia piatta ,ideali x i fiumi. Fra le anse è possibile intravedere uccelli e pesci. Con un binocolo riusciamo ad intravedere appollaiata su un albero, un’aquila dalle piume bianche . Su un altro albero il nido con i piccoli.
Al rientro , lungo un’ansa , individuiamo salmoni in salita . La loro storia è veramente emozionante pensando che tutti gli anni, faticosamente , vanno a deporre le uova , per poi concludere il ciclo di vita . Ad Haines ci sono diversi operatori che organizzano escursioni in kayak
La sera in un locale sul mare gustiamo una fantastica zuppa di pesce. Pernottiamo in un motel semplice , ma funzionale, con vista sul mare.
17.8 x Whitehorse ( 207 Km ). Oggi prendiamo nel pomeriggio il traghetto , che in un’ora ci porterà a Skagway , sulla la costa di fronte. Abbiamo tempo ,quindi in mattinata, ad Haines ,di andare a visitare l’Hammer museum ( il museo del martello ) unico in America ed espone più di 1400 martelli, fare il giro dei negozietti, vedere la partenza dell’annuale maratona fra i totem , e andare alla ricerca dei totem disseminati nel paese, di fronte ad alcune vecchie abitazioni. Nel primissimo pomeriggio arriviamo a Skagway ,vero luna park per i turisti , che scendono dalle varie navi di crociera .Noi mangiamo in un tipico bar “ fish and chips “ e dopo facciamo un breve giro in paese ,per vedere il Mascot Saloon ,che appare come era nel 1898, l’Artic Brotherhood Hall, edificio la cui facciata ha migliaia di tasselli di legno trovati nelle spiagge dei fiumi. Dobbiamo rifare pratiche di frontiera di uscita dall’Alaska e rientro in Canada .
Il percorso per Whitehorse costeggia le rotaie della famosa White Pass railroad . Le montagne sono a perdita d’occhio , laghi glaciali si susseguono e offrono vedute straordinarie . Facciamo una breve sosta a Carcross dove c’è una stazione della White Pass railroad .E’ il villaggio che con i murales e i totem , disseminati nel centro, mostra l’essenza dei nativi Tagish. Pochi km fuori dal villaggio c’è il “più piccolo deserto del mondo “ . Ci sono piccole dune di sabbia in una ristrettissima area, frutto di sedimenti dell’ultima era glaciale. Pernottiamo in Whitehorse in un moderno hotel all’entrata della cittadina .
18.8 x Dawson city (532 km),la città dei cercatori d’oro nel 1898.Siamo nel lato ovest del Canada ,British Columbia,a 200 km.dal Circolo polare Artico, raggiungibile con l’unica strada che conduce a Inuvick.Ci fermiamo per una foto al Montagne Road House, luogo di sosta dei cercatori d’oro. Rimane solo una casa ,notiamo i resti di una ghiacciaia naturale per la conservazione dei cibi. Un cartello ci spiega la storia dei cercatori, i loro sacrifici, le difficoltà e la loro tenacia .Al caratteristico Moose creck ci fermiamo x un thé e una torta. Acquistiamo anche un cd di musiche locali e incontriamo un uomo con il suo vecchissimo dodge , ci raccomanda di andare cauti in quanto si sono visti orsi sulla strada. Seguiamo il consiglio, ma di orsi ,nemmeno l’ombra . In serata raggiungiamo il nostro B&B in un ristrutturato vecchio locale del 1940. Il paese mantiene ancora la strada sterrata che ne conferisce il fascino. Come nostra abitudine , andiamo al visitor center x individuare i luoghi e le attività più interessanti della zona . Raggiungiamo con la Dome Road il sito più alto per poter fare una foto panoramica . Ceniamo ottimamente nel B&B
19.8 seconda giornata a Dawson. La dedichiamo alla visita ,a Bonanza creck, della grande draga Klondike, utilizzata per prelevare l’oro dal fiume. Dopo la visita guidata all’interno, veramente suggestiva ,lungo il fiume notiamo persone che con pale , ciotole recuperano piccole pagliuzze di oro., setacciando la sabbia nell’acqua .Facciamo poi una gita sul battello Klondike ,che naviga sul mitico Yucon river.IL giro è però deludente perché non va oltre un’ansa . Il giro della cittadina ci consente di individuare e fotografare le più antiche case ,che documentano la vita dura dei cercatori d’oro , che abbandonarono casa e famiglia nella speranza di trovare oro.
Ci sono negozietti con vecchi oggetti della vita locale . E’ anche l’occasione per scambiare parole con la gente del posto, facendo domande sulla loro vita in inverno.
La sera cediamo alla visione di una spettacolo di “ Can Can “nel teatro Diamond Tooth Gerties ,tipica casa da gioco dei primo del ‘900.
20.8 rientro a Tok (295km.), prendiamo il ferry boat George Black per raggiungere la sponda opposta dello Yukon. Una breve traversata di 10’. Facciamo una breve deviazione per fare una foto dall’alto della città e poi raggiungiamo il “top road of the word “ seguendo la Tayla Highway , poco prima del nuovo passaggio di frontiera fra Canada e Alaska .La strada è sterrata, come ci aspettavamo , ma è ben tenuta .Il paesaggio è ampio. Facciamo una sosta a Chicken ,villaggio di 7 abitanti, ma che si popola in estate. Ci sono tre bar ed un negozio di souvenirs . Incontriamo una coppia di Montreal alla guida di uno dei tanti ,enormi camper ,che percorrono le strade americane. Ci spiegano che noi italiani non abbiamo bisogno di patente speciale per questi mezzi sovradimensionati. Anche qui a Chicken c’è una piccola draga per l’oro. Lungo la strada ci fermiamo in uno store per acquistare frutta e dolcetti per il tragitto, e fare chiacchiere con il gestore. A Tok pernottiamo nel medesimo motel dell’andata . Ritorniamo per la cena all’unico ristorante, per noi già collaudato: salmone e buffet a volontà. Nel pomeriggio visitiamo l’unico negozio con oggetti fatti esclusivamente in Alaska .
21.8 x Wasilla ( 460 Km) seguendo la Glenn Highway . Lungo la strada, come nostra abitudine ci fermiamo in uno store x acquisti di frutta, acqua e stecche di carne essicata (buonissime ) . A Gakona historic place ci fermiamo per vedere il nucleo del villaggio , ormai costituito da una casa ,un gran garage pieno di oggetti e cianfrusaglie d’epoca, e un ristorante che funziona solo la sera . A Wasilla visitiamo la Musk Ox farm che alleva il bue muschiato.Ci viene spiegato che sotto l’ispido pelo c’è una peluria lanosa sette volte più morbida e leggera della lana di pecora . Raggiungiamo l’Hatcher pass circa 1200 m. con splendide viste sulla tundra ,in questa stagione ricca di colori. Dal parcheggio dipartono svariati sentieri sulla montagna, ma noi ci dirigiamo all’hotel. E’ moderno , funzionale e su un lago.
22.8 x Seward (270 km). Prima di partire da Wasilla andiamo a visitare il sito di allevamento dei cani da slitta che una volta all’anno , a marzo, partecipano alla mitica gara Iditarod .In estate le slitte con ruote conducono nel bosco i turisti e noi non perdiamo questa occasione . Ci sono due cuccioli appena nati e possiamo coccolarli. Cerchiamo sempre di individuare , lungo i percorsi i luoghi interessanti da visitare , per cui dopo Girdwood saliamo al resort di Alyeska da dove parte una funivia che consente di avere una visione ampia della zona . Facciamo una bella passeggiata e nonostante la nebbia creata dalle fitte pinete , ci appare un panorama fantastico. Questa zona ,in inverno ,è una stazione sciistica molto ampia e frequentata . Arriviamo a Portage all’ingresso della penisola di Kenai e attraverso il Memorial tunnel Anton Anderson ,che si utilizza a turno con i treni, arriviamo al piccolo paesino di pescatori di Whittier .Qui si possono ammirare i ghiacciai .Proprio mentre stavamo per riprendere il tunnel al ritorno, il lungo fischio del treno in arrivo ci avvisa che dobbiamo attendere il turno con le altre auto. Rimaniamo esterrefatti dalla lunghezza del treno che trasporta containers che verranno poi imbarcati x i porti del Pacifico. Pernottiamo in un lodge completamente costruito in legno, nel bosco nella zona dell’Exit Glacier ,e ceniamo al porticciolo,
23.8 è la nostra seconda giornata a Seward per poter fare la crociera tra i fiordi e vedere i ghiacciai Aialik e Holgate .Si rimane sempre estasiati nell’ammirare la grandezza di questi ghiacciai che arrivano al mare ed ogni tanto mostrano rotture di iceberg con un frastuono incredibile .Durante la navigazione di possono vedere foche, lontre di mare e belughe .Pranziamo sulla nave e ceniamo sull’isola di Fox. Al rientro facciamo un breve giro nella cittadina x ammirare alcuni murales fatti da artisti del luogo ,per documentare la vita dei cercatori d’oro.
24.8 x Anchorage (204 Km.) .Avremmo voluto fare una deviazione a Sterling , nel parco della penisola di Kenai, ma un esteso incendio , dovuto alla grave siccità ,impedisce l’accesso nella zona. Il fumo si estende anche a Seward e ad Anchorage. Decidiamo allora di raggiungere il paesino di Hope, sulla costa nord della penisola .IL paese è delizioso ,visitiamo la ricostruzione del vecchio villaggio, con museo a cielo aperto, la prima scuola del 1904, la stalla, un’abitazione . Facciamo poi una passeggiata ai bordi della laguna che porta al mare ed osserviamo alcuni salmoni in risalita. In un camper attrezzato x lo street food preparano panini buonissimi con uova e bacon per cui ne approfittiamo per la sosta di mezzogiorno. Dopo esserci riposati ,seguendo il fiordo raggiungiamo Anchorage . Facciamo un breve giro in città ,ne ammiriamo il parco nella piazza principale , alcuni grattacieli moderni ed eleganti villette . Dopo aver cenato in un rinomato ristorante vicino al mare, andiamo a consegnare l’auto in aeroporto. Rientriamo in hotel, domani sarà giorno di rientro.
25.8 partiamo al mattino presto per l’Italia ed arriviamo a Genova il 26
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